Liana Mosca
Repertorio per violino
Quest’anno affronterò artisti di epoche diverse (dal ‘700 al ‘900) ma che, grazie ai loro talenti e ai loro insegnamenti, contribuirono al diffondersi dello stile italiano in Europa e in America.
La scuola violinistica piemontese nel ‘700
Mi dedicherò allo studio di illustri strumentisti e compositori piemontesi.
Gente che visse qui a Torino e che, come me, camminò su queste strade, sotto questi portici, in questa città che nel ‘700 era la capitale sabauda del Regno di Sardegna; epoca di grande splendore, che la vide importante centro culturale e artistico.
Presso la Confraternita del Santo Spirito di Torino eseguirò un ciclo di concerti sulle Sonate per violino di Somis, Pugnani, Viotti e Leclair, insieme alla cembalista Rita Peiretti.
Inizieremo dal capostipite della scuola violinistica piemontese Giovanni Battista Somis, allievo di Arcangelo Corelli e primo violino dell’orchestra di corte a Torino. Seguendo le sue orme, arriverò fino alla scuola violinistica francese, molto legata a quella italiana grazie anche al suo allievo Jean-Marie Leclair, che contribuì alla fusione tra il gusto italiano e lo stile francese.
Seguirò lo sviluppo in Italia della scuola iniziata da Somis, proseguita tramite il suo allievo Gaetano Pugnani, virtuoso e direttore della musica strumentale del re di Sardegna, fino all’allievo di Pugnani, Giovanni Battista Viotti. Un autore che ebbe una carriera internazionale e fu tra i più influenti violinisti e compositori del suo tempo. Autore di celebri concerti per violino che anticiparono il virtuosismo romantico. In particolare eseguirò alcune tra le sue Sonate con b.c. e i suoi Duetti per violino solo.
Lo studio di Rosario Scalero
Analogamente nel ‘900, in una storia completamente diversa, ci fu chi portò il nostro stile oltreoceano, diventando famoso negli Stati Uniti.
Rosario Scalero, oggi quasi dimenticato in patria, nato a Moncalieri (1870) e morto a Ivrea (1954), fu insegnante di violino presso la Mannes Music School of New York e poi di composizione presso il Curtis Institute of Music di Filadelfia. Studiò violino con L. Avalle a Torino, perfezionandosi poi a Genova con Camillo Sivori, e Composizione a Vienna con Mandyczewski.
I suoi soggiorni nel “Nuovo Mondo” contribuirono all’immagine dell’italianità all’estero e portarono in canavese artisti che, grazie ai suoi insegnamenti, divennero colonne portanti della storia della musica. Infatti, nel 1930 comprò il Castello di Montestrutto e vi passò i periodi estivi dedicandosi alla composizione e all’insegnamento, invitando i suoi allievi. Tra i più illustri S. Barber, G.C. Menotti, N. Rota, C. Pepin.
Personalmente mi dedicherò con interesse all’approfondimento del suo repertorio per violino e pianoforte e musica da camera.
Come già fatto negli ultimi anni, avrò la possibilità di tenere una Masterclass nel Castello, proprio nello studio dove il Maestro componeva e insegnava.
Inoltre, ho avuto l’onore e l’emozione di esibirmi suonando sul suo violino! (Potete vederlo nella galleria qui sotto, con la sua custodia originale, che ha viaggiato per tutta l’Europa e sulle grandi navi per l’America con lui).
Le ricerche su Rosario Scalero sono altresì coadiuvate dall’Istituto per i beni musicali del Piemonte, dalla dott.ssa Chiara Marola e dal M° Antonio Mosca. Per approfondimenti si rimanda a Rosario Scalero. Un maestro fra due mondi a cura di Stefano Baldi (Libreria Musicale Italiana).