AcClaV

L’accompagnamento delle tastiere da parte del violino, una pratica dimenticata (1730-1800)


Hervé Audéon, IReMus

Pierre Goy, HEMU – Vaud (responsabile di progetto)

Jovanka Marville, HEMU – Vaud

Liana Mosca, violinista

A lungo trascurata e oggi quasi del tutto dimenticata, la pratica dell’accompagnamento della tastiera con gli archi si diffonde progressivamente in Europa nel corso del XVIII secolo, protraendosi fino al XIX. Questa prassi assume diverse forme: dall’accompagnamento ad libitum, spesso improvvisato, fino a quello obbligato, e rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo della sonata per violino e pianoforte.

Attraverso l’impiego di strumenti storici o copie fedeli di alta qualità, il progetto coinvolge studenti selezionati in un percorso di riscoperta delle tecniche esecutive descritte nelle fonti e nei metodi dell’epoca, tanto per la tastiera quanto per gli archi. L’esplorazione e la formazione mirano a far (ri)emergere un ampio repertorio oggi poco conosciuto, mettendo in luce le modalità di scrittura e le dinamiche interpretative legate all’accompagnamento tastieristico. Le sperimentazioni musicali condotte su strumenti originali o riproduzioni permettono di comprendere a fondo i limiti e le potenzialità delle interazioni tra tastiera e strumenti d’accompagnamento. Una parte del progetto è inoltre dedicata a valutare in che misura tali tecniche siano trasferibili agli strumenti moderni, e con quali limiti.

La seconda fase del progetto (AcClaV-2) si concentra sul fortepiano di Mozart e sui suoi rapporti con l’orchestra e l’improvvisazione. Grazie al facsimile di un fortepiano costruito da Johann Andreas Stein ad Augusta nel 1783, insieme agli strumenti raccolti nel corso della prima fase del progetto (AcClaV-1), è possibile approfondire lo studio del repertorio violinistico e la sua evoluzione nell’opera di Mozart e dei suoi contemporanei. Il progetto prosegue inoltre l’esplorazione degli arrangiamenti di composizioni orchestrali per tastiera con accompagnamento di violino, in un laboratorio creativo in cui nascono combinazioni strumentali capaci di evocare effetti orchestrali analoghi a quelli delle partiture originali.

Infine, si affronta la questione dell’improvvisazione con accompagnamento di violino, prestando particolare attenzione agli accompagnamenti aggiunti in epoca coeva a sonate di Haydn e Stepan originariamente concepite per tastiera sola. L’analisi di queste aggiunte permette di comprendere meglio il loro valore espressivo e di identificare alcune caratteristiche e regole compositive adottate in quel contesto.

Nei corsi di prossima programmazione si esplorerà il repertorio dal duo all’ensemble da camera.

Didattica presso Conservatori di Ginevra e Venezia

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